1/4 – 25 anni in forma di poesie

Ho deciso di festeggiare il mio quarto di secolo cercando di mettere ordine nei diversi cassetti e scatoloni in cui conservo disparati taccuini, quaderni, agende, in cui scrivo quelle che per una accezione comune si chiamano poesie, nonostante io sia sempre molto restio a chiamare ciò che scrivo con questo nome.
Questa necessità si è fatta viva adesso perché sento un passaggio immenente tra due “me” che non si annullano l’uno con l’altro, ma si contemperano insieme; un passaggio del testimone insomma!
Il risultato di questa riorganizzazione è una raccolta di poesie. Il nome è proprio “1/4: 25 anni in forma di poesie”, perché all’interno di questi anni si trovano le cose che maggiormente hanno segnato le mia vita fino adesso: l’infanzia e i suoi ricordi, l’adolescenza, i cambiamenti.

Ad ogni modo spero che chiunque leggerà quanto ho scritto possa sentinrsi a suo agio tra le pareti di questi miei anni raccontanti in versi.
Ho elaborato sia una versione cartacea sia in versione ebook kindle che potete trovare a questi link:
1/4: 25 anni in forma di poesie” – versione cartacea”
“1/4: 25 anni in forma di poesie” – versione ebook kindle”

Che cos’è 1/4?
¼ è un vagone letto a sei cuccette da Catania a Modena. ¼ è la voglia di scrivere ancora su carta. ¼ saranno i figli persi negli scarichi del bagno. ¼ è un letto macchiato di piscio alle superiori. ¼ sono le lenzuola di un ospedale. ¼ sa che il caos è la prima forma di ordine. ¼ sono le rapine immaginate e mai fatte. ¼ sono i furti letterari che faccio continuamente. ¼ è il san Sebastiano di Mantegna. ¼ è la composizione in rosso, blu e giallo di Mondrian. ¼ sono i suoi nei, costellazioni sulla pelle. ¼ è la metà di cinquanta.

Credo fortemente che la metamorfosi sia lo stato naturale di tutte le cose a cui niente e nessuno può sottrarsi, nemmeno questo piccolo libro. Tuttavia le poesie che esso racchiude non hanno la capacità di trasformare, bensì quella di osservare il momento in cui la trasformazione prende vita, o altresì prende morte. Una metamorfosi allo stesso tempo concreta e divina: dalla radice alla rondine, dalla rondine al treno.